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Siamo lieti di presentarvi il Blog ufficiale dell' associazione Mary Astell ,dove condivideremo con voi le idee, i pensieri e l'organizzazione di eventi per rendere migliore la nostra città...Proviamoci insieme!

giovedì 30 maggio 2013

CI MANCAVA SOLO LA CRISI!

 Ci tenevo ad affrontare un argomento molto serio che attanaglia il nostro Paese e di cui sentiamo parlare quotidianamente, ma non avendo alcuna competenza in materia lo tratterò con leggerezza, cercando di sdrammatizzare la situazione che tante famiglie italiane stanno purtroppo vivendo. 
 Le donne siamo abituate ad occuparci, tra le altre cose, del bilancio familiare avendo il compito della spesa, della gestione della casa e dei figli; ma da qualche tempo questa attività si è tramutata in un vero e proprio “lavoro” svolto a tempo pieno, con un attento controllo dei costi per il quale abbiamo dovuto acquisire ed affinare competenze da vere e proprie manager aziendali. 
 Si comincia dalla spesa che è diventata un vero stress. Il primo passo è la consultazione dei volantini pubblicitari che affollano la cassetta della posta e poi via verso i diversi supermercati alla ricerca di sconti ed offerte. In passato questi volantini venivano gettati via senza neanche essere aperti, adesso sono letti con l’attenzione di un romanzo giallo. E allora si parte per gli acquisti. I pannolini qui, gli omogeneizzati là, i detersivi da un’ altra parte e così via, risparmiando ma probabilmente spendendo di più in benzina.
 Poi si sta attenti ai consumi, con l’ansia di accendere le luci in casa il meno possibile e l’uso di lavatrice e lavastoviglie nel cuore della notte. 
Noi donne avevamo già un bel da fare e ci mancava solo la crisi a complicarci la vita!
 Ma nonostante tutto, ogni mese riuscire a far quadrare il bilancio delle entrate e delle uscita è una vera e propria impresa con un continuo aumento delle spese e con una conseguente riduzione delle entrate.
 Ed infatti, tra spesa, bollette, condominio, assicurazione, mutuo/affitto, tasse e quant’altro rimane ben poco, augurandosi sempre che non ci siano altri imprevisti. Ma dopo tutto questo lavoro fuori e dentro casa, ci meritiamo certo una ricompensa, una gratificazione. E invece no, la crisi ci ha tolto anche questo. 
Niente più parrucchiere, estetista, se non in caso di estrema necessità; niente palestra, viaggi, ridotte uscite con gli amici, insomma niente di niente. Ma soprattutto niente shopping. Com’erano belli quei giorni in cui in modo spensierato si andava in giro per negozi per rinnovare il guardaroba al cambio della stagione.
 Acqua passata, ora si sbircia nell’armadio per sistemare quello che si ha e si compra o low cost (per non dire al mercatino) o solo per i figli, che crescendo hanno chiaramente necessità. Ma che vita è questa….. Speriamo che questa situazione possa presto essere superata e ringraziamo di poterci ancora permettere il lusso di ironizzarci un po’ su perché ci sono tante famiglie che non hanno più un reddito e tanta incertezza, e li non c’è niente da ridere! 


 Carla Bramanti

giovedì 9 maggio 2013

Uomini e vittime

Era una Renault 4 rossa a Roma, in via Caetani, emblematicamente vicina sia a Piazza del Gesù (dov'era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), sia a via delle Botteghe Oscure (dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano) quella che conteneva il corpo ormai privo di vita di Aldo Moro politico e accademico italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri e presidente del partito della Democrazia Cristiana, 12º e 18º Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
 Era il 9 maggio del 1978 e oggi ricorre il trentacinquesimo anniversario del suo assassinio da appartenenti al gruppo terrorista denominato Brigate Rosse.



"Non basta parlare per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto."
                                                                                                                            Aldo Moro 


Ma questa data porta con se anche un' altra morte ,Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino,  giornalista, attivista e politico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia,muore nel medesimo giorno di Aldo Moro,ucciso dalla mafia poichè personaggio scomodo solito denunciare ciò che non doveva essere nemmeno notato.
Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale; col suo cadavere venne inscenato un attentato, atto a distruggerne anche l'immagine, in cui la stessa vittima apparisse come attentatore suicida, ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale dimostrando che anche se difficile,bisogna alzare la testa e guardare dritto negli occhi la propria paura.

Noi  dell’associazione Mary Astell desideriamo ricordare questa data e gli uomini che hanno contrassegnato la storia dell’Italia,ma che dopotutto erano solo uomini con le loro fragilità e con le loro debolezze,che persone abbiette hanno schiacciato con il loro potere.Uomini e soprattutto  vittima della malvagità e della orribile realtà qual è il terrorismo in tutte le sue forme.

Mariapia Randazzo


mercoledì 8 maggio 2013

Autismo e comunicazione

 Dopo aver parlato delle caratteristiche che contraddistinguono la nostra lingua e il nostro modo di comunicare, voglio parlare di un argomento che mi sta molto a cuore e che non tutti conoscono nel profondo: il linguaggio e la comunicazione nel bambino autistico.
 Il termine autismo ha origini molto antiche poiché deriva dal greco “autòs” che significa sé stessi, e come sappiamo, la tendenza a chiudersi in sé stessi è proprio quello che contraddistingue i soggetti affetti da questa patologia. 
L’autismo, infatti, colpisce ciò che l’uomo ha di più prezioso, ovvero la possibilità di comunicare con gli altri, poiché le aree in cui il bambino o il ragazzo autistico ha maggiori difficoltà sono proprio quelle che riguardano la comunicazione e le abilità sociali.
 I sintomi iniziano in maniera evidente intorno ai 3 anni e secondo “L’American Psychiatric Association” le 3 caratteristiche per definizione dell’autismo sono: - Interazione sociale compromessa; - Deficit nel linguaggio e nella comunicazione; - Comportamenti moderati, ripetitivi e stereotipati. La natura di tali compromissioni può cambiare nel tempo e può variare a seconda del livello di sviluppo del soggetto. 
 Nei bambini in età infantile vi può essere incapacità a stare in braccio, indifferenza o avversione all’affetto o al contatto fisico, mancanza di contatto visivo, di risposta mimica, di sorrisi finalizzati al rapporto sociale e mancanza di risposta alla voce dei genitori.
 I bambini piccoli con questo disturbo possono trattare gli adulti come intercambiabili oppure possono attaccarsi meccanicamente ad una determinata persona o possono usare la mano del genitore per ottenere gli oggetti desiderati senza mai entrare in contatto visivo con loro (come se la mano fosse più rilevante della persona). 
 Nel corso dello sviluppo il bambino può diventare maggiormente disponibile ad essere coinvolto passivamente nell’interazione sociale, e può anche diventare più interessato alla stessa. Anche in questi casi, però, il bambino tende a trattare le altre persone in modi inusuali (es., aspettandosi che le altre persone rispondano a domande rituali in modi specifici, avendo uno scarso senso del confine tra una persona e l’altra, ed essendo eccessivamente intrusivo nell’interazione sociale).
 Nei soggetti più grandi, le prestazioni che comportano memoria a lungo termine (per es., orari dei treni, date storiche, formule chimiche, parole esatte di canzoni ascoltate anni prima) possono essere eccellenti, ma le informazioni tendono ad essere ripetute più e più volte, a prescindere dall’adeguatezza dell’informazione rispetto al contesto sociale. 
 Inoltre, è stato osservato che gran parte della popolazione autistica (circa la metà) non parla o comunque non ha un linguaggio utilizzabile. Tra i bambini autistici che acquisiscono il linguaggio, vi sono comunque ritardi di sviluppo e peculiarità significative riguardanti la produzione linguistica; le loro parole, infatti, sono spesso non comunicative e ridondanti, e inoltre raramente questi bambini sono in grado di iniziare una conversazione. 
Anche nei casi di autismo ad alto funzionamento emergono caratteristiche evidenti del linguaggio autistico, inoltre se si va ad analizzare la relazione tra il versante della codifica e quello della decodifica, ne fuoriesce un profilo particolare che vuole il versante espressivo migliore di quello ricettivo. Altra caratteristica fondamentale riscontrabile in tali bambini è la presenza di ecolalia, la quale può essere sia immediata che differita. Per ecolalia immediata si intende la ripetizione dell’ultima o delle ultime parole sentite, in altre parole i bambini ripetono semplicemente quello che hanno udito senza formulare un discorso proprio; questo fenomeno porta i bambini autistici a parlare di sé stessi usando la terza persona anziché la prima. Per ecolalia differita, invece, si intende la ripetizione di intere frasi elaborate come unità linguistiche, ovvero come se fossero una singola parola. 
Inoltre studi recenti sui bambini autistici hanno evidenziato altre caratteristiche come: - una inusuale selezione delle parole; - incoerenza del discorso; - mancanza di risposta quando viene loro posta una domanda; - alterazione della prosodia; - stereotipie verbali; Chiaramente, i ritardi e le peculiarità relativi alla produzione del linguaggio, sono associati a problemi profondi di comprensione dello stesso, come anche ad altri problemi di comunicazione.
 La speranza, sia per i bambini che ne sono colpiti, sia per i genitori che ogni giorno devono combattere contro questo male incurabile, è che si trovi al più presto la causa e conseguentemente la sua soluzione.


Silvia sudano