Benvenuti

Siamo lieti di presentarvi il Blog ufficiale dell' associazione Mary Astell ,dove condivideremo con voi le idee, i pensieri e l'organizzazione di eventi per rendere migliore la nostra città...Proviamoci insieme!

martedì 29 maggio 2012

Inaugurazione Mary Astell Onlus

Mary Astell Onlus è un'associazione non a scopo di lucro che nasce con le donne, ma non è rivolta solo a loro.
Lo scopo di tale associazione è quello di operare nella comunità al fine di far del bene soprattutto a chi è meno fortunato di noi. Dando il proprio contributo sia a livello sociale che culturale, finalizzando ogni singola iniziativa alla solidarietà.
Mary Astell onlus è aperta a tutti coloro che vogliano spendersi per la propria comunità.
A tal fine, per saperne di più, Vi invitiamo a partecipare alla presentazione della stessa che si terrà domani giorno 30 alle ore 17.30 presso la Provincia di Siracusa sita in via Malta.


Il presidente

Lia Reale

venerdì 25 maggio 2012

In memoria della memoria

In modo molto semplicistico esordisco dicendo che noi tutti siamo quello che ci ricordiamo e in minima parte, quello che dicono di noi.
 La diversa percentuale di quanto questi due aspetti intervengano nella nostra vita è poi molto soggettivo, ma in linea di massima, ogni secondo della nostra vita passa attraverso un ricordo e si trasforma in tale.
Costruiamo la nostra infanzia imparando i nomi degli oggetti, delle persone,dei luoghi, del tempo, persino delle emozioni. Una volta che è impresso come un’impronta nella sabbia umida del nostro emisfero, esso resterà con noi e ci verrà in aiuto ogni volta che lo desideriamo, e resterà lì a disposizione anche se una parte di noi volesse volontariamente dimenticarlo.
 L’uomo sottovaluta la memoria: la riduce ad un archivio di informazioni, la riconduce ai numeri, alle lettere, alle date, agli appuntamenti. Ma la memoria è molto di più.
 Ti permette di abbracciare un esperienza passata in modo più o meno nitido, di riconoscere un volto dopo dieci anni o dopo un istante, può tenere a mente un progetto, un segreto e non perderlo mai. Ti permette di prendersi cura di se e degli altri perché ti lascia ricordare ancora come si fa. La memoria è anche quella luce negli occhi di ognuno di noi che ci dice quanto e come siamo presenti in quell’istante. 
Quando essa si slega lentamente tu perdi velocemente chi eri e chi sei. Ti circondano volti estranei del passato e del presente, persino gli oggetti, il tempo e lo spazio diventano degli ostacoli. Torni un bambino indifeso in cui la sabbia mentale è del tutto asciutta e ogni parola incisa vola via dopo un secondo, al primo soffio di vento. Guardi le scarpe e non sai cosa sono, a cosa servono, come si indossano, perché.
Ti chiedono di prendere un oggetto, magari un bicchiere e i tuoi occhi vagano smarriti nella stanza senza comprendere. Non ricordi più che necessità ci sia di vestirsi,di lavarsi: non sai nemmeno come si fa. Parli senza dire nulla, perché ogni parola che pronunci non ha un senso logico.
 Non distingui più un verbo dagli altri, né lo puoi coniugare, non ti sovviene come si dice e allora ti arrabbi: mannaggia a quella parola! Ne cerchi altre, non ne trovi nessuna, preferisci il silenzio. Non ti ricordi più quando sei nato, dove, quanti figli hai, chi è il più grande, se hai nipoti, se una di loro si sposa e quando.
Non ti ricordi di chi è morto e adesso non c’è più. E chiedi di loro e ogni volta rivivi quel lutto per dimenticarlo dopo pochi secondi. Medesimo destino per la felicità. Apprendi una bella notizia, poi essa va via.
Non rammenti più tutto l’amore che gli altri ti hanno donato, tutto quello che ogni giorno fanno per te. Non puoi ricordare se tuo figlio che vive lontano ti chiama tutti i giorni e comunque al telefono ridi soltanto per colmare il silenzio del tuo vuoto. Le canzoni si, quelle te le ricordi: basta darti il La e il ritornello lo canti perfetto, come una nenia, senza dare incisività al testo, solo perché una parte di te ancora salda ti dice che è così e basta .
Più il tempo passa e più aggiungi secondi al tempo che impieghi per sorridere ad un volto conosciuto.
Ti guardi in giro e non riconosci le strade che hai percorso, i luoghi in cui hai abitato: esci di casa e non sai tornare indietro perché non ti ricordi dove sei e dov’eri. Che giorno è poi? Le settimane, cosa sono? E i mesi? Le stagioni sono tutte uguali, il tempo si è fermato ad adesso. E riempi il vuoto che ti ha lasciato le memoria con la fantasia. Inventi discussioni, episodi, distorci vecchi ricordi attribuendogli tempi e personaggi alternativi.
Sei un tenerissimo bimbo a cui devono insegnare tutto nuovamente ogni giorno, che deve essere accudito poiché non basta a se stesso, tollerato per i suoi maldestri tentativi di essere un adulto, condotto per mano in ogni momento della giornata con infinita pazienza.
Ti rispondiamo alle medesime domande che ci poni ogni secondo, sempre le stesse,ogni volta come se fosse la prima volta e pur conoscendo la risposta, non ci arrabbiamo, perché sappiamo che tu sei la vittima e non il colpevole.
 E allora rifletto tra me e me e dico che davvero la vita è ciò che costruiamo, ciò che ricordiamo ma soprattutto ciò che lasciamo di noi agli altri. Gli altri che possono ancora ricordarselo, prendendosi cura di noi e ricordarcelo.


Alessandra Messina

mercoledì 23 maggio 2012

"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. "

C'è una foto di Falcone e Borsellino che tutti conosciamo.
 I due magistrati sono seduti uno accanto all'altro al tavolo di un convegno.
 Falcone si piega leggermente a sinistra per parlare al collega, Borsellino a sua volta gli si avvicina per ascoltare meglio. I loro volti sono sereni e spensierati come due amici che si scambiano confidenze, che scherzano con abituale familiarità. Ma in quella foto c'è di più, qualcosa che colpisce il nostro immaginario collettivo, quell'immagine non ritrae soltanto Falcone e Borsellino ma rappresenta due eroi che combattono la lotta alla mafia.
 Oggi è impossibile parlare di Giovanni senza Paolo, di Falcone senza Borsellino. La loro orrenda morte li ha uniti per sempre nella nostra memoria. E allora è giusto ricordarli anche dopo un ventennio dalla loro morte.
Magistrato, Giovanni Falcone e Giudice, Paolo Borsellino entrambi siciliani dedicarono la loro vita al tentativo di estirpare la mafia da quella regione in cui ormai si era saldamente radicata, la Sicilia.
 Di loro si racconta, infatti , che quando erano ancora adolescenti giocavano a pallone nei quartieri popolari di Palermo e che fra i loro compagni di gioco ci fossero probabilmente anche alcuni ragazzi che in futuro sarebbero diventati uomini di "Cosa Nostra".
 Forse proprio il fatto di essere siciliani, nati e cresciuti a contatto diretto con la realtà della regione, rappresentò la loro forza: Falcone e Borsellino infatti capivano perfettamente il mondo mafioso, comprendevano il senso dell'onore siciliano e il linguaggio dei boss e dei malavitosi con cui dovevano dialogare,guadagnandosi così la fiducia e perfino il rispetto dei "pentiti" di mafia. Secondo Falcone era necessario modificare l’approccio alla conoscenza della situazione mafiosa, che fino a quel momento aveva permesso una serie di assoluzioni per mancanza di prove di personaggi ritenuti mafiosi. In seguito,quindi, si venne a creare un “pool” di pochi magistrati che potessero occuparsi esclusivamente dei processi di mafia, che grazie anche all’aiuto del pentito Tommaso Buscetta, riuscì a costituire il primo “Maxiprocesso”contro la mafia, la quale rispose con l’uccisione di due stretti collaboratori dei due magistrati come gesto intimidatorio. Tuttavia la mossa non ebbe gli esiti sperati da “Cosa nostra”, poiché il 16 novembre 1967 vennero sentenziate 360 condanne per complessivi 2665 anni di carcere segnando un grande successo per il lavoro svolto da tutto il pool antimafia.
Da quel momento in avanti le minacce e gli attentati contro Borsellino e Falcone cominciarono a farsi frequenti, ma non riuscirono comunque a distoglierli dal loro compito: ciò si può dedurre dalle stesse parole di Falcone
 « Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore perché spesso non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno… Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. »
 Con il clamoroso risultato del maxiprocesso, Falcone e Borsellino siglarono probabilmente la loro condanna a morte. Infatti il 23 maggio 1992 - con un attentato spettacolare - la macchina di Falcone vnnee fatta esplodere sull'autostrada che collega Palermo e Trapani: 500 chili di tritolo che tolsero la vita a Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta.
Quando Falcone saltò in aria, Paolo Borsellino capì che non gli sarebbe restato molto tempo:
 “Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me”.
 Il 19 luglio dello stesso anno un'autobomba esplose sotto casa di sua madre dove Paolo Borsellino si era recato in visita. Il magistrato muore con tutti gli uomini della scorta.
Oggi, nel ventesimo anniversario dalla loro morte, i due italiani vanno ricordati più di altri per i valori che hanno ispirato il loro agire quotidiano, per i risultati che hanno ottenuto e per il sacrificio che hanno affrontato con coraggiosa consapevolezza.


  Alessandra Santorino

lunedì 21 maggio 2012

"Giornata Mondiale della Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo"

Fu proclamata nel 2002 dalle Nazioni Unite e da allora ogni anno si celebra il 21 maggio in tutto il mondo la giornata Mondiale della Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo.
In Italia le celebrazioni si svolgono dal 2009 sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Tale celebrazione fu intesa come occasione di confronto e di approfondimento sulle differenze che caratterizzano le diverse realtà culturali che convivono nel mondo e per cercare di capire come poter farle vivere insieme nel rispetto delle loro pratiche e delle loro idee. Aspetto non indifferente dato che spesso proprio l’accento sulle diversità genera polemiche e conflitti.
 Purtroppo la strada è ancora lunga e c’è molto da lavorare ma grazie ad una sempre maggiore flessibilità mentale e ad una realtà che ci pone sempre più su un piano multietnico si stanno gettando le basi solide per un importante dialogo tra le diverse culture. 
 Il concetto chiave da tenere in considerazione è quello di accoglienza nel senso di riuscire a vedere l’altro e accettarlo non come diversità da escludere, ma come altro da includere in quanto portatore di risorsa e ricchezza. L’altro come persona da cui poter imparare che esistono diversi punti di vita, l’altro come persona da cui poter apprendere altri modi di pregare, da cui poter apprendere altri modi di mangiare, altro che ci permette di crescere ed evolverci proprio perché ci insegna a non restare centrati su noi stessi, ma ci insegna a vedere l’altro come simbolo di maturità e di rispetto.
 La diversità culturale deve intesa come tolleranza, riconoscimento e comprensione di identità, lingue, tradizioni, religioni e costumi diversi, solo così si potranno combattere le barriere e le diffidenze tra i popoli, e questa giornata serve proprio a dimostrare che c’è chi è disposto a lottare e a lavorare per la nobile causa.
Solo la cultura mentale può rappresentare la chiave del concetto di pace che a sua volta determinerà crescita, sviluppo umano, sociale e ed anche economico.






 Dott.ssa Clara Morreale Psicologa-psicoterapeuta

martedì 15 maggio 2012

CuciniAMO...

Cari lettori inauguriamo una rubrica alimentare.
Di volta in volta ci occuperemo di un argomento diverso e di una ricetta diversa per scoprire i prodotti tipici della nostra terra e apprezzarne a pieno le loro caratteristiche.



Molto spesso si pensa che per essere in forma si debba per forza soffrire la fame,bene non è così. Bisogna semplicemente scegliere gli alimenti con cura e saperli abbinare non solo per sapore ma anche per le loro peculiarità nutrizionali in modo da assorbirne tutto il loro potenziale.
 Importante è, inoltre, optare per un metodo di cottura che lasci intatto l'apporto vitaminico e non solo. Ecco a voi una ricetta semplicissima che sazierà il vostro appetito e manterrà la vostra linea intatta. 


 Parmigiana di zucchine


Ingredienti per 4 persone: 500g di zucchine, 150g di passata di pomodoro, 250g di scamorza affumicata, 100g di grana.
Tagliare le zucchine per lungo e arrostirle in piastra.Una volta pronte distribuire qualche cucchiaiata di passata sul fondo di una teglia e stendere un primo strato di zucchine; poi adagiarvi della scamorza e completare con della passata, del sale ed il grana. Ricominciare con un altro strato di zucchine...e così via... mettere in forno a 180 gradi per 20 min; poi 3 min di grill.
 Questo piatto gustoso possiede 250 kcal a porzione, se fosse inoltre accompagnato da 2 fette di pane sarebbe una cena ideale e molto leggera.


 Le zucchine rappresentano l'alimento che non dovrebbe mai mancare in
 un' alimentazione sana poiché posseggono molteplici proprietà benefiche per l’organismo. Sono grandi fonti di potassio (che regola la quantità di liquidi nel corpo), di vitamina A (grazie alla quale si favorisce l’abbronzatura e si contrasta l’invecchiamento ), vitamina C, di carotenoidi, di vitamina E e di acido folico, che esercita un’efficace azione digestiva. Tra le proprietà terapeutiche delle zucchine spiccano l'azione lassativa e antinfiammatoria, disintossicante e anche diuretica - contengono il 95% d’acqua - sono molto utili anche per combattere infiammazioni urinarie, insufficienze renali, disfunzioni a livello intestinale, come dissenteria e stipsi. Mangiare zucchine non vuol dire ottenere benefici solo per il corpo, ma anche la mente ne trae vantaggio: favoriscono il sonno, rilassano la mente e possono dare grande sostegno in casi di malessere generale e spossatezza. Lo sapevate che al momento dell’acquisto una zucchina fresca quelle piccole e sottili con una leggera peluria sulla buccia sono sinonimo di zucchine giovani e a volte sono da preferire a quelle grosse e gonfie. Una volta comprate possono essere conservate in frigo dai 5 ai 7 giorni, purché riposte nel cassetto inferiore delle verdure dove si mantengono fresche.


La parmigiana di zucchine quindi rappresenta un piatto dal sapore e odore inconfondibili, quelli di un piatto genuino.


Resta solo che augurarvi Buon Appetito!

domenica 6 maggio 2012

BeNvEnUtI

L'associazione Mary Astell Onlus nasce a seguito di un ' idea da parte di un gruppo di giovani donne di fare qualcosa per la propria città nell'ambito sociale e benefico , organizzando eventi di carattere culturale.
Tale associazione nasce con le donne ma è aperta a tutti coloro che abbiano la  voglia di spendersi per la città di Siracusa.
 Il nome Mary Astell è stato scelto dalle socie fondatrici, con la volontà di intitolare l'associazione con il nome di chi come lei ha combattuto in nome dei diritti delle donne.
Mary Astell,infatti, nacque e visse nell' Inghilterra del XVIII sec. ed è una delle figure fondamentali per qualsiasi approccio storico al pensiero delle donne sull'educazione femminile.Ella era profondamente convinta della necessità dello sviluppo culturale delle donne,come unica premessa che potesse garantire la loro libertà di scelta.Perciò volle realizzare l'esistenza di un intimo legame tra sapere e felicità.Il desiderio e l'amore del sapere va unito al godimento procurato dalla conoscenza che si acquisisce e si sviluppa in un contesto relazionale.
Come lei anche l'associazione vuole mettersi in gioco,dimostrando che la cooperazione e la volontà porteranno ottimi frutti, finalizzati a rendere migliore la città in cui viviamo!