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lunedì 24 dicembre 2012

Le tradizioni del natale

Le tradizioni del Natale sono tantissime: ad esempio perchè le campane suonano? Da dove nasce la tradizione del presepe? E perchè appendiamo il vischio sopra le porte? Eccone alcune.
 La leggenda delle campane di Natale:I pastori si affollarono a Betlemme mentre viaggiavano per incontrare il neonato re. Un piccolo bimbo cieco sedeva sul lato della strada maestra e, sentendo l’annuncio degli angeli, pregò i passanti di condurlo da Gesù Bambino. Nessuno aveva tempo per lui. Quando la folla fu passata e le strade tornarono silenziose, il bimbo udì in lontananza il lieve rintocco di una campana da bestiame. Pensò “Forse quella mucca si trova proprio nella stalla dove è nato Gesù bambino!” e seguì la campana fino alla stalla ove la mucca portò il bimbo cieco fino alla mangiatoia dove giaceva il neonato Gesù.
 Ecco una breve storia del Presepe:La parola presepe deriva dal latino “Praesepe “ che significava letteralmente stalla, mangiatoia e rappresenta una raffigurazione rievocativa e realistica della natività di Gesù. La prima ricostruzione della scena del presepe si attribuisce a S. Francesco nel 1223. La consuetudine di allestire presepi nelle chiese si diffuse nel 1400 a partire dal Regno di Napoli, allargandosi in seguito in tutto il meridione. Intorno al 1500 nasce la cultura del presepe popolare ad opera di S. Gaetano di Thiene il quale diede un decisivo impulso all’ammissione di personaggi secondari vestiti sia secondo le fogge antiche sia dell’epoca a lui coeva. La nascita del “Figurinaio”, cioè del creatore di statuette avviene sotto il regno di Carlo III . La tradizione presepistica siciliana predilige l’utilizzo della terracotta come materiale per la realizzazione di presepi i quali vengono ormai riconosciuti come vere e proprie opere d’arte. 
Le Luci di Natale: Pare che questa tradizione non sia poi così antica, infatti fu Martin Lutero che intorno al 1500 durante la notte della vigilia di Natale si recò nel bosco e vide gli alberi ghiacciati che brillavano illuminati dai bagliori della luna e volle quindi ricreare la stessa atmosfera nel giardino della sua casa. Pensò di ornare l’albero con delle candele e da allora nasce la tradizione delle luci natalizie.
 E chi ha detto che baciarsi sotto il vischio porta fortuna? La leggenda del vischio risale da antichi riti pagani, ed in particolare da una storia; si narra che in Scandinavia vivesse la divinità Baldur, figlio di Odino e della dea Frigg e fratello di Loki. Baldur era giovane e forte e buono, per questo era amato da tutti. Suo fratello Loki era molto geloso ed invidioso dell’amore che il popolo gli dava e minacciò di ucciderlo. Odino decise allora di allertare tutto il popolo e gli ordinò di proteggere il buon Baldur dalle ire del fratello impazzito. Loki costruì una freccia ricavandola dal vischio e con essa uccise il fratello. Quando le divinità si accorsero di quanto accaduto si disperarono e la dea Frigg iniziò a piangere sul corpo del povero Baldur. Le lacrime della dea a contatto con il vischio si trasformarono in perle. Ancora oggi si usa appendere il vischio sulle porte delle case o sopra le arcate come auspicio di tanta fortuna.
Ecco la leggenda dell’agrifoglio: Un piccolo orfanello viveva presso alcuni pastori quando gli angeli araldi apparvero annunciando la lieta novella della nascita di Cristo. Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d’alloro per il neonato re. Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che il pastorello si vergognò del suo dono e cominciò a piangere. Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime dell’orfanello in bacche rosse.

Auguri a Tutti Voi! 


Mariapia Randazzo.


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