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giovedì 19 luglio 2012

SiCiLiA : tra letteratura e cinema!


La Sicilia, con le sue tradizioni, la sua storia, le sue problematiche, ma anche con i suoi suggestivi paesaggi ha costituito e costituisce ancora una fonte inesauribile di storie nuove che continuano a ispirare non solo la letteratura, ma anche il cinema. Si tratta di due forme espressive, il cui connubio, ha dato vita a capolavori veramente apprezzabili che hanno trattato varie tematiche, quelle d’amore, storiche, politiche e quelle sociali.
 
La trasposizione sul grande schermo del ricchissimo patrimonio letterario siciliano ha interessato opere di molti scrittori. Tra i siciliani ne sono un esempio alcune opere di Leonardo Sciascia, fra le quali “Il giorno della civetta”, interpretato da Franco Nero, Claudia Cardinale e Lee J. Cobb. Lo stesso Sciascia ammise di sentirsi molto debitore nei confronti del cinema grazie al caratteristico modo di raccontare che ha tale strumento di comunicazione, così come il cinema, del resto, è debitore nei confronti di questo genio letterario siciliano a cui si ispirò per raccontare le tematiche più frequenti. Anche le opere di Vitaliano Brancati, letterato, critico cinematografico, commediografo e sceneggiatore, vennero proiettate sul grande schermo. Tra queste sono da ricordare “Paolo il caldo”, interpretato dal grandissimo Giancarlo Giannini e Ornella Muti e il “bell’ Antonio”, dall’indimenticabile Marcello Mastroianni insieme a Claudia Cardinale. Molto spesso sono gli scrittori siciliani ad accostarsi in prima persona al cinema, come nel caso di Giovanni Verga che cedette “Cavalleria Rusticana”, ricordata soprattutto per la sua drammaticità, alla Association Cinematographique des Auteurs Dramatiques di Parigi. Lo stesso autore lo ricordiamo per il famoso romanzo “I Malavoglia” da cui venne tratto il film “La terra trema”.
E che dire di Luigi Capuana, Elio Vittorini, Luigi Pirandello, Gesualdo Bufalino e di tanti altri siciliani e non che meritano di essere ricordati per avere attenzionato la Sicilia dalle tante sfaccettature? Un classico il “Gattopardo” di Tommasi di Lampedusa con cui il regista Luchino Visconti ha portato sullo schermo uno spaccato della società siciliana al tempo dell’impresa dei garibaldini. E ancora “Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini, “Il ladro di bambini” di Gianni Amelio, “La stanza dello scirocco” dal romanzo di Domenico Campana. Tutti film ambientati in Sicilia e precisamente nella provincia di Ragusa. Lustro al cinema siciliano hanno dato anche attori nati nell’isola quali il grande Turi Ferro, Lando Buzzanca, Leo Gullotta, Enrico Lo Verso, Pino Caruso, Luigi Lo Cascio, Sebastiano Lo Monaco, nonché numerosi registi tra i quali il grande Giuseppe Tornatore, Beppe Cino, Pasquale Scimeca, Pino Mercanti, Gianluca Sodaro, Marco Amenta.
Letteratura e cinema hanno costruito la Sicilia della memoria con un affascinante ritratto a tutto tondo di un mondo sconosciuto, ma di grande interesse per la cultura.
Tutto ciò ha contribuito a dare popolarità alla cinematografia in Sicilia e a portare nel mondo la sicilianità.



Gina Terranova

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