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martedì 6 novembre 2012

Mille note: Mina

Anna Maria Mazzini, in arte Mina, nacque a Busto Arsizio il 25 Marzo 1940 da una famiglia benestante la quale nel 1943 si trasferì a Cremona, e qui Anna Maria lasciò gli studi di ragioneria al 4° anno per dedicarsi alla musica, soprattutto ai dischi di rock'n'roll che in Italia arrivano dagli U.S.A. 
Proprio in quegli anni formò un complesso, gli "Happy Boys", dove in una delle serate di esibizione conobbe David Matalon, titolare della Italdisc, una piccola etichetta discografica, David le offri un contratto discografico con il quale debuttò nel mondo della musica con lo pseudonimo di Mina. 
Ben presto, Mina, sostituisce gli "Happy boys" con un altro complesso, i "Solitari", ed è proprio con loro che al "Festival rock" che si tiene nel 1959 a Milano presenta un brano lanciato qualche mese prima al Festival di Sanremo da Betty Curtis e Wilma De Angelis, "Nessuno": la sua interpretazione stravolge la canzone, rendendola più rock grazie ad un cantato swing che la carriera di Mina decolla. 
Il settimanale "Sorrisi e Canzoni" le dedica la copertina, con la scritta "Nel mondo della canzone è esplosa una Mina". Il successo discografico continua con "Tintarella di luna", "Folle banderuola", "Serafino campanaro" ed "Una zebra a pois" (quest'ultima scritta da Lelio Luttazzi), e nel 1960 Mina diventa un grande successo una canzone scritta da un nuovo cantautore emergente genovese, Gino Paoli, "Il cielo in una stanza". 
Nel 1961 Mina approda al Festival di Sanremo con "Io amo tu ami" e "Le mille bolle blu" ma non riesce a vincere e decide di non partecipare più al Festival anche perché, la "Tigre di Cremona" (così comincia a soprannominarla la stampa) reincide dei brani che a Sanremo passano inosservati immeritatamente. Nello stesso anno però scoppia il "caso Mina": la cantante conosce l'attore Corrado Pani e se ne innamora diventando l’ amante di un uomo sposato, restando incinta. La rigida morale bacchettona dell'epoca non può tollerare una cosa del genere, per cui Mina viene inserita nella "lista nera" degli ospiti indesiderati in Rai. 
Non potendo più apparire in trasmissioni televisive per promuovere i suoi dischi inizia la sua ascesa discografica. Il 18 Aprile 1963 nasce Massimiliano Pani, che la mamma soprannomina "Paciughino" e che avrà un brillante futuro come arrangiatore e musicista. Nel frattempo continuano uscire dischi di Mina, tra cui una canzone scritta da Dario Fo, "Stringimi forte i polsi", "Stessa spiaggia stesso mare" e "La ragazza dell'ombrellone accanto", ma il boicottaggio radiotelevisivo ha come conseguenza un calo nelle vendite, per cui la Italdisc non le rinnova il contratto.
Mina passa allora alla Ri-Fi il cui direttore, Tonino Ansoldi, è l'unico discografico che ha ancora fiducia in lei. Il rilancio avviene nel 1964 con due 45 giri, "Città vuota" e "E' l'uomo per me", e nel 1965 con due delle più belle canzoni mai cantate da Mina: "Un'anno d'amore" e "E se domani", canzone presentata al Festival di Sanremo del 1965 con scarso successo.
 Anche la Rai deve cedere, e la richiama per condurre uno show costruito su misura per lei, "Studio Uno": in questa occasione Mina lancia una canzone scritta dal maestro Bruno Canfora appositamente per mettere in evidenza il suo talento vocale, "Brava".
 Nel 1965 una grave tragedia si abbatte sulla cantante: muore il fratello Alfredo in un incidente stradale.
Mina fatica a riprendersi dallo choc ma prosegue al meglio il suo lavoro, tanto che nel 1968 festeggia i primi dieci anni di carriera proprio in quel locale che l'aveva vista esibirsi per la prima volta, la Bussola, dove fra l'altro registra anche il suo primo album dal vivo che, per inciso, è anche il primo album live mai realizzato da una cantante italiana.
 Le cose sembrano essersi ristabilite per il meglio quando un altro incidente stradale spezza quella felicità che Mina aveva cercato faticosamente di ricostruirsi, in specie dopo la fine della relazione con Pani. 
Nel 1973 perisce in uno scontro frontale il marito Virgilio Crocco, giornalista del Messaggero, che aveva sposato 3 anni prima e dal quale nel 1971 aveva avuto la figlia Benedetta.
 Nel 1974 presenta con Raffaella Carrà "Mille Luci": sono le sue ultime apparizioni televisive.
 La sigla finale del programma è "Non gioco più" e infatti Mina non solo abbandona la televisione, ma smette anche di fare concerti dal vivo. Fa eccezione nel 1978, quando ritorna alla Bussola per i suoi venti anni di carriera e registra il suo terzo e ultimo live (il secondo era uscito nel 1972). Da questa data Mina resta in contatto col suo pubblico con un album all'anno, ma anche con articoli su riviste e trasmissioni radio. 
I suoi fans hanno potuto assistere al suo ultimo concerto, nel 2001, non dal vivo, ma attraverso Internet.
 Il 10 gennaio 2006, a Lugano, dopo 25 anni di convivenza, ha sposato il compagno, il cardiologo Eugenio Quaini.
Secondo la legge svizzera la sposa prende il cognome del marito, così il suo nome attuale è Anna Maria Quaini terminando (ma ancora non è detta l’ultima parola, anzi l’ultima nota) la carriera della cantante Italiana Mina.



Alessandra Santorino.

1 commento:

  1. Ha avuto una vita travagliata,non credevo.Forse anche sarà per questo che le sue canzoni sono sempre bellissime ed emozionanti.Adoro lei e le sue canzoni!bell'articolo complimenti...

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