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martedì 5 marzo 2013

Orgoglio Italiano:Rita Levi Montalcini

 Nata a Torino nel 1909, si laureò in Medicina presso l’Istituto di Anatomia Umana della stessa Università. Fin dai primi anni universitari si dedicò agli studi sul sistema nervoso. Donna ebrea perseguitata dal fascismo ,a seguito della promulgazione delle leggi razziali, ha proseguito le sue ricerche sui processi del differenziamento del sistema nervoso in Belgio (1938).
 Nel 1951 si recò in Brasile per poter eseguire gli esperimenti di colture in vitro presso l’Istituto di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro, dove, nel dicembre dello stesso anno, tali ricerche le consentirono di identificare il fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, noto con l’acronimo NGF).
 Questa scoperta le valse, nel 1986, il Premio Nobel per la Medicina. all’età di 77 anni. Stabilitasi definitivamente in Italia, nel 1969, assunse la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma fino al 1989. Nel luglio del 1992 costituì con la sorella, Paola Levi-Montalcini, la Fondazione Levi-Montalcini Onlus, in memoria del padre Adamo Levi, con il motto “Il futuro ai giovani” allo scopo di favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni e per andare in aiuto alle giovani donne dei paesi dell’Africa nel sostegno all’istruzione a tutti i livelli. Dal 1993 al 1998 presiedette l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani. Diventò membro delle più prestigiose accademie scientifiche nazionali e internazionali e presidente onorario dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
 Fu, inoltre, la prima donna a essere stata ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 fu nominata senatrice a vita, dall'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che la scelse per i suoi meriti sociali e scientifici. Nel 2005 costituì l’Istituto Europeo di Ricerche sul Cervello, con l’acronimo EBRI (European Brain Research Institute), del quale divenne presidente, che si propone di svolgere attività di ricerca nel campo delle neuroscienze.
 Amava ripetere: “ Se morissi domani o tra un anno, sarebbe lo stesso: quel che conta è il messaggio che lasci dietro di te. È il solo modo affinché il nostro passaggio sulla Terra non si esaurisca in un grande nulla”.
 Rita Levi Montalcini continuò a studiare, fino alla fine. Secondo fonti vicine alla famiglia, la senatrice a vita lavorò ai suoi studi fino alla sera prima della sua morte. Il premio Nobel per la medicina continuò dunque le sue ricerche fino all'ultimo giorno. Si spense il 30/12/2012 nella sua abitazione di Roma, aveva 103 anni.
 L’associazione Mary Astell vuole onorare, con questo articolo, il ricordo di una personalità straordinaria, una grande donna italiana che nella sua lunghissima splendida vita ha mostrato impegno, forza, tenacia e ingegno eccezionali.
 È stata una donna che ha testimoniato la sua passione per la scienza ed è stata educatrice delle giovani generazioni, credendo fermamente nella trasmissione del sapere. Rita, personalità destinata a rimanere scolpita nella storia che lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile. 
La ricorderemo non solo per i suoi successi, il suo instancabile lavoro, ma anche per la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace. 



Alessandra Santorino

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