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martedì 16 ottobre 2012

LE VACCINAZIONI …..CHE STRESS

I primi di settembre ho avuto la “felice idea” di portare mio figlio di dodici mesi alla all’Ambulatorio di Vaccinazione del Comune Siracusa, per effettuare il richiamo ad uno dei vaccini previsti. La tessera in mio possesso indicava il mese di luglio, ma visto l’eccessivo caldo avevo deciso di rimandarlo. 
Appena arrivata mi sono subito resa conto che avevo fatto un grande errore! 
Erano le 10.30 di un martedì mattina e prima di me, munite di numerino, vi erano sessanta persone, anziché le tre/quattro che di solito avevo incontrato alle vaccinazioni precedenti.
 Così, certa che non sarei mai riuscita a farcela, visto che alle 13.00 tassativamente l’Ambulatorio chiude, decido di ritornare a casa per riprovarci l’indomani mattina.
 La mattina seguente, mi sveglio presto e faccio tutto di corsa per trovarmi puntuale, alle 8.30, alla sua apertura. Ma all’arrivo l’amara sorpresa, prima di me vi erano trenta persone che già dalle 6.30 si erano messe in coda. Scoraggiata e armata di pazienza decido comunque di rimanere, per portare a termine quella che ormai mi sembrava una missione.
 Noi mamme sappiamo quanto stress generano le vaccinazioni dei nostri figli con i mille dubbi sui possibili effetti collaterali, ma mai paragonabile a quanto ho vissuto in quella lunga mattinata al Padiglione n. 2 dell’ex ONP di Siracusa.
 La piccola stanza di attesa era stracolma, con poche sedie, un caldo infernale e un rumore assordante; bambini che urlavano e piangevano per la fame, il sonno o semplicemente per noia. Durante la lunga attesa ho avuto modo di riflettere su come le logiche organizzative della Pubblica Amministrazione ci appaiono spesso incomprensibili e alcune domande mi sono sorte spontanee.
 E’ giusto tenere per così tanto tempo neonati e bambini ancora piccoli ad attendere per lunghe ore, senza tenere conto delle loro esigenze (mangiare, dormire, cambio del pannolino), in luoghi così affollati in cui potrebbero andare incontro ad eventuali contagi? (ricordiamoci che molte di noi portano il bambino dal pediatra per un controllo preliminare prima della vaccinazione). 
 Gli ambulatori in funzione erano due. Uno per la fascia di età compresa tra i tre mesi e i dieci anni, chiaramente il più affollato; l’altro per i bambini oltre i dieci anni, con pochissimi pazienti. Inoltre, l’ufficio adibito alla registrazione preliminare dei bambini era chiuso e tali pratiche venivano svolte all’interno degli ambulatori stessi, rallentando ulteriormente lo svolgimento delle vaccinazioni. 
Pertanto, non sarebbe stato più opportuno utilizzare entrambi gli ambulatori ed il loro personale senza distinzione di età, in modo da snellire la lunga coda? Ho atteso per ben tre ore e mezza l’arrivo del nostro turno ed io, ma soprattutto il mio bambino, siamo ritornati a casa stremati. Spero soltanto che la situazione sia stata del tutto eccezionale, probabilmente dovuta all’imminente apertura delle scuole, e che nulla del genere si verifichi in futuro visto che in programma ci attendono altri vaccini, che vorrei vivere con la normale “ansia da mamma” ma, per favore, senza “stress da coda”!



 Carla Bramanti

1 commento:

  1. io con un bimbo di 3 mesi già ho fatto il primo vaccino, mi stringeva il cuore quando l'infermiera ha inserito l'ago nella coscietta del mio bimbo, lui strillava forte! Quando ha finito lo stretto forte tra le braccia e lui si è calmato! adesso tra un mesetto ho il richiamo e già immagino la sofferenza!!! ma sono cose necessarie!!!per fortuna non ha avuto effetti collaterali...per adesso

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